domenica 30 settembre 2007

Il traduttore invisibile

Segnalo un interessante articolo sull'arte del tradurre apparso sull'ultima pagina dell'ultimo numero de "L'Espresso" a firma di Umberto Eco, nella rubrica "La bustina di Minerva", dal titolo "Cappelli alti di forma". Il titolo è stato ispirato da un macroscopico errore di traduzione, rilevato da Eco in una delle sue letture, dal francese haut-de-forme.
"Il traduttore dovrebbe fare il massimo per rendersi invisibile. È solo nei libri mal tradotti che si avverte come nella lingua di arrivo si stabiliscono delle forzature se non delle inverosimiglianze".
L'autore, segnalata la necessità che il traduttore si renda invisibile al lettore, avverte tuttavia quanto prezioso ne sia il ruolo. Un indicatore di importanza è la vittoria segnata dai traduttori nella battaglia con gli editori perchè apparissero anche i loro nomi sull'opera distribuita in traduzione.
Andrea Falcone