giovedì 11 ottobre 2007

Segnali di svolta linguistica in Francia

L’Haut Comitè de Place ha annunciato per voce di Christine Lagarde, attuale ministro francese dell’Economia e delle Finanze dell’esecutivo presieduto da Nicolas Sarkozy, di voler aprire un nuovo settore presso la Borsa di Parigi.
Attraverso la semplificazione delle procedure e l’utilizzo dell’inglese quale lingua di lavoro si spera di attrarre investimenti dall’estero.
Lo si è appreso dal Corriere della sera del 6 ottobre 2007, l’articolo era a firma di Stefano Montefiori. L’autore segnala la svolta quale sintomo di un superamento dello storico “sciovinismo lessicale” francese, lo stesso che predilige ordinateur a computer e télécharger a download. Emblematici i sostantivi del lessico borsistico marché à terme impiegato in luogo dell'inglese future e fonds speculatifs impiegato al posto di hedge funds.
Andrea Falcone

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Continuo a non capire perché si parli di sciovinismo lessicale francese... In Francia, Spagna, Québec, Islanda e tanti altri posti, se possibile, i termini vengono tradotti. Non diciamo anche noi "scaricare" e non "downloadare"? Cosa c'è di sciovinistico in una politica che semplicemente vuole rendere accessibile la terminologia alla gente comune?

Dott.ssa Maria Lombardi ha detto...

Hi anonimo,

non ho letto l'articolo del Corriere ma credo Andrea si riferisca alla risaputa insistenza dei francesi di non farsi travolgere dal dominio preponderante dell'inglese. Ora prova a pensare di tradurre pasta e pizza o mozzarella e poi mi dirai se chi ci ha provato non abbia peccato di sciovinismo lessicale....

Dott. Andrea Falcone ha detto...

L'espressione sciovinismo lessicale era in virgolettato nella mia sintesi, l'espressione non è mia, ma dell'articolo del Corriere della Sera. Neanche io sono pienamente d'accordo sulla definizione.
Di certo tra chi si apre senza troppo riflettere all'inglese e chi manifesta segni di insofferenza verso qualsiasi infiltrazione dovrà pur esserci una via di mezzo.